Zanzare in Italia: guida completa a tipi e specie

Le zanzare rappresentano sicuramente uno dei principali bersagli affrontati da Biosistemi durante le operazioni di disinfestazione. Le femmine si nutrono di sangue e attraverso le loro punture possono trasmettere all’uomo e agli animali domestici diversi microrganismi capaci di causare malattie anche gravi. Nel mondo si contano circa 3500 specie di zanzare, 70 delle quali sono presenti in Italia. Le femmine di zanzara depongono le uova in acqua dopo aver effettuato un pasto di sangue pungendo un vertebrato. I maschi si cibano invece di nettare. Le larve sono acquatiche e possono sopravvivere in raccolte di acqua anche molto piccole. Per prevenire un’infestazione durante il periodo estivo o per risolvere un’infestazione già in atto, proponiamo il nostro servizio di disinfestazione zanzare, atto a risolvere la problematica.

Ma quali sono queste specie di zanzare? Pungono tutte gli esseri umani? Sono in grado di trasmettere malattie? Possono trasmettere la Dengue? Ci sono zanzare invasive? Scopriamolo insieme in questo articolo, dove vedremo insieme i tipi di zanzara più comuni e più facili da incontrare in Italia.

 

Zanzare autoctone

La maggior parte dei tipi di zanzara diffusi in Italia è presente naturalmente nel nostro paese. Queste zanzare vengono dette quindi autoctone.

Zanzara comune – Culex pipiens

La zanzara comune è nota a livello scientifico come Culex pipiens. Questo tipo di zanzara è di piccole dimensioni ed è di colore marrone chiaro. La zanzara comune non ha ornamentazioni sul torace, mentre sui segmenti addominali mostra delle bande gialle. Un’altra caratteristica importante per riconoscere questo tipo di zanzara è l’addome, che termina con una forma arrotondata. La zanzara comune è nativa del nostro paese, e non è quindi invasiva come ad esempio le zanzare tigre del genere Aedes. E’ in grado di deporre le uova e completare il proprio ciclo di sviluppo all’interno di ogni fonte d’acqua, sia pulita che inquinata. La particolarità di questo tipo di zanzara è quello di deporre le uova a formare una caratteristica “zattera”.

Femmina di Culex pipiens – Foto di Anders Lindström

Femmina di Culex pipiens – Foto di Anders Lindström

Questo tipo di zanzara esiste in due forme: Culex pipiens pipiens e Culex pipiens molestus. La zanzara comune nella forma C. p. pipiens è diffusa principalmente in ambienti rurali, punge gli uccelli e riesce a sopravvivere d’inverno all’esterno degli edifici. La forma C. p. molestus è invece legata agli ambienti umani e di sera e di notte punge le persone e altri animali, tipicamente mammiferi. Non riesce a sopravvivere all’inverno stando all’aperto e sverna rifugiandosi al chiuso, tipicamente all’interno delle abitazioni (leggi il nostro articolo su dove si trovano le zanzare in casa). La zanzara comune è in grado di trasmettere il virus West Nile.

Zanzare del genere CulisetaCuliseta annulata e Culiseta longiareolata

In Italia, le zanzare del genere Culiseta appartengono a due specie, Culiseta annulata e Culiseta longiareolata. Questi tipi di zanzara sono di grandi dimensioni e di colore marrone scuro. Si riproducono in acque stagnanti e in contenitori artificiali pieni d’acqua. Preferiscono raccolte d’acqua caratterizzate dalla presenza di materia organica. Le larve di entrambe le specie presenti in Italia riescono a sopravvivere in acque inquinate e anche salate.

Femmina di Culiseta annulata – Foto di Anders Lindström

Femmina di Culiseta annulata – Foto di Anders Lindström

Entrambe le specie si nutrono del sangue di uccelli. Culiseta annulata preferisce cibarsi del sangue umano e può pungere sia all’interno di edifici che all’aperto, mentre Culiseta longiareolata punge l’uomo solo raramente e non entra all’interno delle abitazioni. Culiseta  longiareolata è in grado di trasmettere numerose specie di plasmodi aviari, responsabili della malaria degli uccelli ed innocui per l’uomo.

Zanzara anofele –  varie specie del genere Anopheles

Per zanzare anofele si intendono le specie di zanzara appartenenti al genere Anopheles. Alcuni tipi di zanzara appartenenti a questo gruppo sono molto importanti in quanto sono in grado di trasmettere la malaria. Le zanzare di questo tipo sono naturalmente presenti in Italia, e per questo motivo la malaria era presente nel nostro paese in passato. L’Italia è stata dichiarata libero da malaria nel 1970 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Diverse specie di zanzara anofele sono presenti in Italia, e sono di difficile distinzione tra loro.

Femmina di Anopheles plumbeus – Foto di Anders Lindström

Femmina di Anopheles plumbeus – Foto di Anders Lindström

Tutte le zanzare anofele si riconoscono però dagli altri tipi di zanzara guardando l’apparato boccale. Queste zanzare hanno infatti i palpi della stessa lunghezza della proboscide. Nelle altre zanzare i palpi sono notevolmente più corti della proboscide. Le specie di zanzara anofele presenti in Italia sono tutte di colore scuro e sono dotate di lunghe zampe. Hanno inoltre delle macchie scure sulle ali. Questo tipo di zanzara depone le uova in stagni, paludi, cavità di alberi piene d’acqua e contenitori artificiali con ristagni d’acqua.

Altre zanzare

Le specie di zanzare sopracitate sono le più comuni e le più importanti dal punto di vista igienico-sanitario tra quelle presenti nel nostro paese. Ce ne sono però tanti altri tipi; infatti, in Italia si possono trovare circa 70 specie di zanzare, tra cui:

  • Aedes caspius, detta in alcune zone zanzara delle risaie, è comune in paludi costiere, stagni, praterie allagate e risaie. Sopporta anche vari gradi di salinità. Specie molto aggressiva, le femmine pungono principalmente all’aperto sia di giorno che di notte, arrecando grande fastidio alle persone e agli animali domestici. Gli adulti sono attivi fino all’inizio dell’autunno (per una corretta disinfestazione è necessario utilizzare dei trattamenti adulticidi). Aedes vexans è simile ad Aedes caspius, ma preferisce le acque dolci e gli adulti calano in numero più rapidamente man mano che avanza l’estate. Questo tipo di zanzara è detto anche zanzara alluvionale in alcune parti d’Italia;
  • Uranotaenia unguiculata è una specie di zanzara molto piccola specializzata nel nutrirsi del sangue degli anfibi, come le rane. Si riproduce ed è presente in ambienti come fossati, sponde di laghi e corpi d’acqua stagnanti caratterizzati da ricca vegetazione acquatica;
  • Orthopodomyia pulcripalpis è un tipo di zanzara che si trova nelle foreste. Le larve si sviluppano in cavità in tronchi ricche di acqua. Questa specie punge principalmente gli uccelli e solo raramente l’uomo;
  • Coquillettidia richiardii è una tipologia di zanzara che punge i mammiferi, ma anche gli uccelli e gli anfibi. Le larve riescono a respirare sott’acqua attaccando il sifone respiratorio alle radici delle piante acquatiche. Questo tipo di zanzara vive vicino a corpi d’acqua permanenti come paludi, laghi, e letti dei fiumi. E’ da considerare rara in Italia.

Scopri i nostri servizi di disinfestazione professionali rivoli a privati, condomini e aziende. Scopri di più.

Zanzare invasive

Alcuni tipi di zanzara che prima non si trovavano originariamente nel nostro paese sono stati introdotti in Italia da altri paesi. Queste zanzare sono dette invasive.

Zanzara tigre –  Aedes albopictus

La zanzara tigre si chiama così per via delle striature bianche che spiccano in modo vistoso dal corpo di colore nero. Questa caratteristica è evidenziata anche dal nome scientifico di questo tipo di zanzara, ovvero Aedes albopictus (dove “albo” significa bianco e “pictus” significa dipinto). La zanzara tigre è di medie dimensioni e ha una linea argentea che scorre in mezzo al torace. Inoltre, la punta dell’addome non è arrotondata come nella zanzara comune.

Questo tipo di zanzara è originario delle foreste tropicali dell’Asia, e pertanto è invasivo nel nostro paese. Ha colonizzato tutti i continenti attraverso il trasporto di copertoni e contenitori di piante contenenti ristagni d’acqua. E’ arrivata in Italia, precisamente a Genova, nel 1990 tramite dei copertoni usati, contenenti ristagni d’acqua utili alla sopravvivenza delle larve. Questa zanzara è in grado di sfruttare le più piccole raccolte d’acqua per deporre le proprie uova, che riescono anche a sopportare temperature relativamente basse. 

Femmina di Aedes albopictus – Foto di Anders Lindström

Femmina di Aedes albopictus – Foto di Anders Lindström

La zanzara tigre si nutre del sangue di esseri umani, animali domestici, mammiferi selvatici, anfibi e rettili. Essendo attiva e pungendo principalmente di giorno, questo tipo di zanzara può risultare particolarmente fastidiosa. La zanzara tigre vive principalmente nelle zone urbane, ed è diffusa in pianta stabile praticamente in ogni parte del nostro paese. Questo tipo di zanzara è in grado di trasmettere il virus Dengue, e 80 casi autoctoni si sono verificati in Italia nel 2023. Abbiamo trattato l’argomento Dengue in Italia in questo articolo sul nostro blog. Considerando le caratteristiche della zanzara tigre, questo tipo di zanzara è sicuramente tra le specie più importanti dal punto di vista igienico-sanitario.

Zanzara coreana – Aedes koreicus

La zanzara coreana Aedes koreicus, come suggerisce sia il nome comune che quello scientifico, è diffusa in Corea del Sud. E’ naturalmente presente anche in Giappone, Cina e Russia orientale. Questo tipo di zanzara è stato rinvenuto per la prima volta al di fuori della propria regione di origine nel 2008, in Belgio. Nel 2011 è stata trovata per la prima volta in Italia, in provincia di Belluno. Ad oggi è stata rilevata in quasi tutte le province del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia, nelle province di Bergamo, Sondrio e Como e in Liguria. Altri paesi europei dove la zanzara coreana si è diffusa sono Germania, Slovenia e Ungheria. Questo tipo di zanzara è arrivata in Europa tramite i commerci internazionali. Questo tipo di zanzara è grossolanamente simile alla zanzara tigre, ma si differenzia da questa per via delle maggiori dimensioni, e la presenza di linee giallastre sulla parte dorsale del torace. La zanzara coreana è molto simile alla zanzara giapponese (descritta sotto), ma ha una caratteristica macchia bianca nella parte finale delle zampe che la differenzia da quest’ultima. 

Femmina di Aedes koreicus – Foto di Anders Lindström

Femmina di Aedes koreicus – Foto di Anders Lindström

Rispetto alla zanzara tigre, la zanzara coreana sopporta meglio le basse temperature. Le uova rimangono dormienti durante l’inverno e si schiudono in primavera. Vengono deposte in fonti d’acqua naturali (ad esempio cavità di alberi piene d’acqua) o artificiali (come ad esempio stagni in giardini e contenitori con acqua). La zanzara coreana è in grado di trasmettere il virus dell’encefalite giapponese e il nematode Dirofilaria immitis. E’ inoltre un vettore, seppur poco efficace, del virus Chikungunya. Per quanto riguarda il ruolo di questo tipo di zanzara nella trasmissione del virus Dengue, sono necessari ulteriori studi.

Zanzara giapponese – Aedes japonicus

Come per la zanzara coreana, anche per la zanzara giapponese il nome tradisce un’origine molto chiara. Questo tipo di zanzara, chiamata nell’ambiente scientifico Aedes japonicus è infatti presente in Giappone. Si può trovare naturalmente anche in Cina, Corea, Taiwan, e Russia meridionale. Questo tipo di zanzara è simile alla zanzara coreana, da cui si differenzia solo per l’assenza di macchie bianche sulla parte terminale delle zampe. La zanzara giapponese si riproduce in cavità di alberi o in bambù con acqua all’interno. Nei paesi in cui è stata introdotta riesce a riprodursi anche in contenitori artificiali contenenti acqua. 

Femmina di Aedes japonicus – Foto di Anders Lindström

Femmina di Aedes japonicus – Foto di Anders Lindström

Questa specie di zanzara è considerata la terza più invasiva al mondo, dopo la Aedes aegypti (non presente in Italia) e la zanzara tigre. Una delle ragioni del successo di questo tipo di zanzara nel colonizzare nuovi territori è la resistenza al freddo. Infatti questa specie supera i freddi e nevosi inverni del Giappone settentrionale, suo areale di origine. La zanzara giapponese supera l’inverno come uova o come larva. Le uova superano l’inverno a basse temperature, mentre le larve normalmente non riescono a resistere a temperature più basse di 10 gradi. Alcune larve sono state però rinvenute a 1500 m di altitudine, in zone dove le temperature scendono fino a -18 gradi.

Negli ultimi anni questo tipo di zanzara si è diffuso in tutto il Nord America, e in Europa è stata segnalata per la prima volta in Francia, nel 2000.  Si è diffusa nel mondo tramite i commerci internazionali. Ad oggi è presente in Olanda, Belgio, Germania, Francia, Spagna, Svizzera, Slovenia e Austria. Proprio dall’Austria è giunta in Italia, dove è diffusa in Veneto e in Friuli-Venezia Giulia. Sembra però che stia ampliando il proprio areale, e probabilmente verrà rinvenuta in altre zone del nostro paese. Questo tipo di zanzara è attivo di giorno e punge l’uomo e altri mammiferi. E’ in grado di trasmettere il virus responsabili di West Nile, Dengue, e Chikungunya.

Conclusioni

In questo articolo abbiamo visto che in Italia sono presenti circa una settantina di specie di zanzara, raggruppate in sette generi. Determinati tipi di zanzara possono sopravvivere e perfino prosperare in ambienti umani, utilizzando anche le più piccole pozze d’acqua per la loro riproduzione. Altre specie invece sono maggiormente legate agli ambienti rurali e naturali. Alcuni tipi di zanzara, come ad esempio la zanzara tigre, possono essere vettori di importanti malattie. E’ quindi molto importante monitorare la presenza e la diffusione di queste zanzare.

Nel caso di infestazioni particolarmente intense, è consigliabile richiedere l’intervento di un professionista disinfestatore. Biosistemi impiega esclusivamente tecnici qualificati per i servizi di disinfestazione, capaci di effettuare una corretta identificazione delle diverse specie di zanzare. Questa capacità di identificazione consente un approccio sostenibile, efficace e igienicamente sicuro. Per ulteriori informazioni sulle nostre attività di disinfestazione, ti invitiamo a consultare questo articolo.

 

Fonti utilizzate per la stesura di questo articolo

  • https://www.ecdc.europa.eu/en;
  • Reverse identification key for mosquito species – liberamente scaricabile a https://www.ecdc.europa.eu/en/publications-data/reverse-identification-key-mosquito-species;
  • Fotografie di Anders Lindström – National Veterinary Institute/SVA – prese da  Reverse identification key for mosquito species;
  • Istituto Superiore di Sanità – Zanzare in Italia: raccolta, identificazione e conservazione delle specie più comuni. Francesco Severini, Luciano Toma, Marco Di Luca. 2022, ii, 111 p. Rapporti ISTISAN 22/3;
  • https://www.epicentro.iss.it/zanzara/specie-invasive-presenti-in-italia;
  • https://zanzare.ipla.org/index.php/it/specie-di-zanzare/le-specie-principali.

 

Autore – Alessandro Alvaro

Questo articolo nasce dalla collaborazione con Alessandro Alvaro, Studente di Dottorato in Scienze Ambientali presso l’Università degli Studi di Milano.

Di seguito alcuni suoi riferimenti utili: