Tarli del legno – cosa sono, danni e controllo
I tarli sono piccoli insetti che si nutrono di legno, e rappresentano pertanto una delle principali cause di degrado di tale materiale. Questi insetti, oltre ad attaccare le piante, possono attaccare strutture quali mobili, travi e tetti, rendendo necessarie della azioni di disinfestazione da tarli. Cosa sono questi insetti del legno? Quanti tipi ne esistono? Che danni provocano al legno? Vediamolo insieme in questo articolo.
Indice
Cosa sono i tarli e come riconoscerli
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I tarli sono insetti xilofagi, ovvero che si nutrono di legno. Ne esistono diversi tipi (o specie) appartenenti tutti al gruppo dei coleotteri. Come tutti i coleotteri, i vari tipi di tarlo sono caratterizzati da un ciclo vitale che comprende le forme di larva, pupa ed adulto. Le larve sono di aspetto vermiforme, biancastre e dotate di piccole zampe. Il loro sviluppo dura anche anni. Gli adulti assomigliano a piccoli scarabei, e posseggono, come tutti i coleotteri, le elitre (ali fortemente indurite).
Quando si parla quindi di insetti del legno, tarli del legno, o semplicemente tarli, il termine si riferisce ad entrambe le forme vitali di larva ed adulto. Le larve e gli adulti sono quindi forme proprie dei tarli, e non sono da considerare specie diverse. È invece errato riferirsi ai tarli come “tarme del legno”, in quanto le tarme appartengono al gruppo dei lepidotteri, che comprende farfalle e falene. Le tarme si nutrono di tessuti (lana, cotone, seta ecc.) ma non di legno.
I tarli del legno sono insetti molto piccoli. Le femmine adulte depongono le piccolissime uova sul legno, generalmente all’interno di fessurazioni. Le larve, una volta fuoriuscite dalle uova, iniziano a scavare gallerie molto profonde all’interno del legno, nutrendosi di cellulosa ed amido. All’interno del legno, le larve si impupano. Dalla pupa uscirà l’adulto di tarlo, che abbandonerà il legno creando i caratteristici fori verso l’esterno. L’adulto così fuoriuscito dal legno si accoppierà, e il ciclo si ripeterà di nuovo. Il materiale rosicchiato (rosume) che si può osservare durante un’infestazione da tarlo è indice del fatto che le larve si stanno nutrendo del legno. I fori presenti sul legno, invece, sono causati dalla fuoriuscita degli adulti dal legno, quindi sono indice di un’infestazione già avvenuta.
Che danni causano i tarli e come sapere se ho i tarli in casa?
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I tali possono causare danni strutturali o estetici al legno. Le gallerie che le larve di tarlo scavano all’interno del legno costituiscono un danno strutturale, in quanto il materiale consumato all’interno del legno mina la stabilità della struttura infestata. Il caratteristico rosume (materiale rosicchiato misto ad escrementi delle larve) che cade per esempio dal tetto o si accumula vicino ad un mobile, è il segno principale di un’infestazione in atto. Ciò significa che delle larve di tarlo stanno consumando la struttura all’interno. È necessario quindi intervenire il prima possibile per ridurre i rischi di compromissione della struttura attaccata.
Quando invece riscontriamo la presenza di fori sul legno, questo significa che gli adulti di tarlo sono già usciti dalla struttura attaccata, e che un’infestazione è già avvenuta. Oltre al danno strutturale che le larve di tarlo hanno praticato all’interno della struttura infestata, i fori di sfarfallamento dei tarli adulti rappresentano un danno estetico importante. Dall’analisi del foro di uscita dei tarli si può risalire alla specie, in modo da scegliere il trattamento antitarlo più opportuno. Sia il rosume prodotto dalle larve che le gallerie scavate dagli adulti di tarlo sono eccellenti segni per capire se in casa abbiamo un’infestazione di tarli del legno. Altri segni sono il rumore di rosicchiamento (tipico però solo di alcuni tipi di tarlo) e il ritrovamento dei tarli adulti, tipicamente morti.
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I tarli sono pericolosi anche per le persone?
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I tarli del legno non costituiscono di per sé un pericolo igienico-sanitario. Quando le infestazioni raggiungo grandi numeri di esemplari di tarlo, può succedere che questi insetti siano a loro volta vittima di infestazione da parte di parassiti, che possono però costituire un pericolo per l’uomo. I principali parassiti dei tarli sono due: gli acari del genere Pyemotes e l’insetto della specie Scleroderma domesticus (imparentato con api e vespe), detto anche “amico degli antiquari”.
Entrambi sono parassiti delle larve dei tarli del legno e possono pungere gli esseri umani. Gli acari causano dermatiti molto fastidiose, mentre Scleroderma è in grado di arrecare dolorose punture con il proprio pungiglione. Questo rischio indiretto legato alla presenza dei tarli rappresenta un’ulteriore ragione per intervenire tempestivamente su un’eventuale infestazione, andando ad eseguire una disinfestazione da tarli anche negli ambienti produttivi, oltre che abitativi..
Come prevenire ed eliminare i tarli
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Esistono diverse tipologie di intervento per eliminare i tarli. Il trattamento a microonde consiste nell’aumento di temperatura del legno mediante macchinari che emettono, appunto, microoonde. Questo sistema è efficace, e deve essere utilizzato da personale tecnico ed esperto. Lasciare in vita anche pochi esemplari di tarlo può essere molto pericoloso in quanto una successiva infestazione si potrà verificare. Essendo il ciclo di sviluppo dei tarli del legno molto lungo, alcune zone infestate possono essere trascurate e quindi non trattate. Queste costituiranno la base di partenza per una futura infestazione.
I tarli si possono inoltre combattere anche con il trattamento in atmosfera modificata. La morte dei tarli è causata dall’assenza di ossigeno. Questa condizione è raggiunta mediante l’anossia e viene indotta all’interno di camere pneumatiche appositamente progettate. All’interno di queste camere, vengono collocati gli oggetti infestati per procedere con la disinfestazione. Il trattamento antitarlo è disponibile anche direttamente presso il domicilio del cliente. Questo approccio è particolarmente indicato per trattare oggetti che non possono essere facilmente spostati per la disinfestazione. Un ulteriore metodo è il sistema ad iniezione profonda o MABI. Il trattamento consiste nell’applicare un insetticida all’interno delle gallerie scavate dagli insetti xilofagi nel legno, coprendo l’intera estensione delle stesse. Grazie a questo metodo, le fibre del legno diventano ambienti ostili per molti anni, prevenendo l’insediamento di nuovi insetti che potrebbero essere stati introdotti inconsapevolmente tramite mobili o altri oggetti infestati, i quali cercano nuovi rifugi e fonti di cibo.
Il trattamento con fumigazione è invece vietato dalla legge vista l’elevata tossicità dei gasi efficaci contro i tarli. Come prevenzione si possono applicare prodotti antitarlo sulla superficie delle strutture non infestate, rendendo il legno velenoso per questi insetti. In questo modo, se i tarli proveranno ad infestare una struttura precedentemente trattata, moriranno prima di causare una vera e propria infestazione.
Quali e quanti tipi di tarlo esistono?
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Esistono diversi tipi di tarlo, appartenenti a diverse specie. Come detto in precedenza, i tarli sono insetti appartenenti al gruppo dei coleotteri. I diversi tipi di tarlo sono racchiusi in 3 famiglie di tale gruppo, ovvero Anobidi (detti anche Ptinidi), Cerambicidi e Lictidi.
Conclusioni
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In questo articolo abbiamo visto insieme cosa sono i tarli, che tipo di danni causano e quali tipologie di controllo si possono mettere in atto. L’identificazione della specie di tarlo che sta causando l’infestazione è cruciale. Biosistemi, per i propri servizi di disinfestazione, è in grado di fornire una corretta identificazione delle varie specie di tarlo, grazie ai suoi tecnici esperti. Essere in grado di identificare le varie specie di tarlo permette un approccio sostenibile, efficace e sicuro dal punto di vista igienico-sanitario. Inoltre, anche la scelta del trattamento antitarlo è fondamentale per debellare un’infestazione da tarlo del legno. Se vuoi saperne di più sulle nostre attività di disinfestazione, puoi consultare questo articolo.