Ragno violino, è davvero così pericoloso? Caratteristiche e metodi di prevenzione e controllo

Ma il ragno violino è davvero così temibile? In questo articolo analizzeremo insieme le caratteristiche di questo ragno e faremo luce sulla sua reputazione. La verità su questo ragno è come viene solitamente rappresentata da molti media?

 

Chi è il ragno violino? 

[ torna al menu ]

Il ragno violino, noto tra gli specialisti con il nome scientifico di Loxosceles rufescens, è un ragno appartenente alla famiglia Sicariidae. Deve il proprio nome comune ad una macchia scura presente sul cefalotorace, che ricorda vagamente la forma di un violino.

La macchia scura sul cefalotorace ricorda la forma di un violino ed è un carattere tipico delle specie.

Per riconoscere il ragno violino è utile considerare che ci troviamo davanti ad un ragno dalle medie dimensioni e raggiunge i 7-8 mm di lunghezza del corpo, inoltre, è di colorazione marrone.

Mentre la maggior parte dei ragni ha 8 occhi, il ragno violino ne ha 6, disposti in tre caratteristiche coppie. E’ caratterizzato da zampe lunghe e snelle, appiattite lateralmente, che permettono a questo ragno di passare attraverso strettissime fessure.

E’ un ragno schivo, timido e per nulla aggressivo, che si allontana di poco dal proprio rifugio, costituito da una ragnatela dalla struttura disordinata. Di abitudini notturne, di giorno rimane nascosto nel suo luogo di riparo, mentre di notte è attivo per procurarsi il cibo, costituito principalmente da insetti quali blatte e pesciolini d’argento. 

Le tre coppie di occhi sono un’altra caratteristica tipica, condivisa con gli altri Sicariidae.

E’ stato “importato” di recente in Italia?

[ torna al menu ]

Il ragno violino è un ragno originario del bacino del Mediterraneo, quindi vive e appartiene alla fauna autoctona d’Italia. Non è quindi un ragno esotico o un ragno importato da aree tropicali, bensì uno storico componente della fauna del nostro Paese.

Al contrario, a partire dal bacino del Mediterraneo è stato “esportato” in tutti i continenti grazie alle attività umane (ad esempio il trasporto delle merci), ed è perciò ora considerato un ragno dalla distribuzione cosmopolita.

Diversi aspetti della sua biologia ne hanno favorito la sua capacità di colonizzazione. I ragni appartenenti a questa specie possono rimanere immobili per lungo tempo e resistere fino a 3-5 mesi senza acqua o cibo. Inoltre, rispetto ad altre specie di ragno di peso simile, mostra mostra una frequenza di battito cardiaco molto bassa.

Tutti questi aspetti hanno probabilmente favorito la sopravvivenza di questi ragni durante le spedizioni di merci grazie alle quali hanno colonizzato il mondo. Questo e altri ragni vivono con noi nella nostra quotidianità, nel nostro articolo riferito ai ragni più comuni nelle abitazioni e nei giardini è possibile scoprire questo e molti altri comuni.

Dove vive?

[ torna al menu ]

Il ragno violino vive in una grande varietà di habitat, sia naturali che artificiali. In natura, preferisce aree di macchia mediterranea e aree dotate di vegetazione sparsa e si può ritrovare anche in aree montagnose, ma a bassa altitudine dove si rifugia sotto rocce, sotto la corteccia degli alberi e in fessure. In habitat di origine antropica si può rinvenire in frutteti, giardini e all’interno di abitazioni.

Nel sud Italia si può trovare sia all’aperto che in casa, mentre nelle regioni del nord è molto comune nelle case, dove vive e si rifugia viste le più basse temperature.

All’interno delle case sfrutta qualsiasi fessura per ripararsi, e può nascondersi sotto cartoni e scatolame vario, e anche sotto o all’interno di indumenti e ciabatte che sono lasciati vicino a terra per molto tempo. Questa abitudine costituisce il principale fattore di rischio per una morsicatura da ragno violino, in quanto l’unica circostanza in cui il ragno può mordere è quando si sente minacciato o viene inavvertitamente schiacciato.

E’ velenoso ed è pericoloso per l’uomo?

[ torna al menu ]

Precisiamo subito che non esistono casi accertati di morsi di ragno violino che hanno provocato la morte di persone e che la maggior parte dei suoi morsi causa effetti più lievi di quelli erroneamente attribuiti alla specie.

Spesso la mancanza di informazioni o l’erronea diffusione di conoscenza tra non esperti del settore, causa la diffusione di falsi miti sui ragni che possono causare paura e preoccupazione tra le persone non del settore, con il rischio di creare un senso di pericolo, dove non è necessario.

Il ragno violino è però velenoso e in alcune rare occasioni il suo morso può costituire una situazione di rilevanza medica per l’uomo.

Questo perché il suo veleno è caratterizzato dalla presenza di un enzima detto “sfingomielinasi D”. Questo enzima, noto solo nei veleni dei ragni della famiglia Sicariidae e in alcuni microrganismi, idrolizza la sfingomielina nelle membrane cellulari, provocando la distruzione delle stesse.

La pelle degli esseri umani è molto sensibile a questo composto, e il veleno inoculato dopo un suo morso può provocare, in una piccola minoranza di casi, lesioni necrotiche sulla pelle e ulcerazioni. La condizione medica che caratterizza i più rari effetti gravi di un morso di ragno violino viene detta “loxoscelismo”. La forma più comune di loxoscelismo è quella cutanea, mentre più rare sono manifestazioni sistemiche quali nausea, vomito, febbre e insufficienza renale, tipiche invece della forma di loxoscelismo detta viscerocutanea. 

In ogni caso, bisogna precisare che una diagnosi verificata di morso di ragno deve soddisfare questi criteri:

  1. il ragno deve essere osservato mentre morde;
  2. il ragno deve essere catturato durante o appena dopo il morso;
  3. il ragno deve essere identificato da un esperto;
  4. l’eventuale morso del ragno deve causare sintomi associati tipicamente alla specie; 

Il verificarsi di queste condizioni è particolarmente importante nel caso si sospetti un morso da ragno violino, perché diverse lesioni compatibili con gli effetti del loxoscelismo sono comuni anche ad altre condizioni mediche, quali infezioni batteriche (es. da Staphylococcus e Streptococcus) e virali e fungine.

Infatti, in una revisione effettuata da Nentwig e colleghi su 112 pubblicazioni scientifiche che trattavano di morsi di ragno, solamente in 12 (corrispondenti all’11%) è stato possibile verificare un effettivo morso di questo ragno. Questi casi accertati sono stati caratterizzati da loxoscelismo, ma si sono risolti tutti senza complicazioni in poche settimane in seguito a trattamento medico.

La maggior parte dei morsi di ragno violino provoca però solamente effetti minori quali arrossamento, gonfiore e dolore sull’aerea che è stata morsa, con eventualmente una piccola lesione cutanea che fatica a rimarginarsi. 

In caso di morso accertato da parte di un ragno, è comunque sempre buona pratica avere un parere di un Centro Antiveleno, i cui specialisti sono formati per assistere al meglio la cittadinanza. Nel nord Italia operano ad esempio il Centro Antiveleni di Pavia e di Milano. E’ importante riuscire a conservare il ragno, anche morto, per permettere agli specialisti di mettere in atto i provvedimenti più opportuni.

Metodi di prevenzione e controllo

[ torna al menu ]

Il ragno violino può risultare molto difficile da eradicare. E’ in grado di penetrare in locali di origine antropica da una moltitudine di cervici e fessure anche strettissime, e di stabilire popolazioni molto dense ma anche difficili da notare, vista la naturale “timidezza” della specie. Negli anfratti che colonizzano, se opportunamente riparati, possono sopravvivere per lunghissimi periodi in carenza o addirittura assenza di acqua e cibo.

E’ probabile che se lo incontriate nella vostra abitazione, ci abbiate convissuto per anni senza accorgervene. In caso di un avvistamento di questo ragno nella vostra casa e, per prevenire il morso di questo ragno, è opportuno fare attenzione ad evitare di lasciare per terra indumenti e lenzuola per troppo tempo e controllare scarpe e ciabatte, in quanto questo ragno può utilizzare questi oggetti come riparo.

Al momento, però, non sono noti trattamenti di origine non chimica che da soli possano risultare efficaci nell’affrontarne un’infestazione. Piretroidi in forma liquida, di polveri o aerosol possono sortire un effetto positivo nel ridurre un’eventuale infestazione di questo ragno. Anche la riduzione del numero delle prede (ad esempio le blatte) può essere utile. E’ cruciale che, per risolvere completamente una sua infestazione, le misure di controllo vengano applicate anche ai locali circostanti a quello oggetto del trattamento, che possono rappresentare una fonte di origine di eventuali nuovi esemplari. 

Conclusioni

[ torna al menu ]

Gli interventi di disinfestazione non sono normalmente necessari, a meno che la consistenza numerica della popolazione di ragni violino non sia di dimensioni importanti. E’ stato osservato come l’estensiva applicazione di trappole adesive e di misure di pest-proofing (sigillare fessure, battiscopa, infissi ecc.) possano ridurre i numeri di ragno violino durante un’infestazione.

Non rappresenta assolutamente un’emergenza sanitaria nel nostro paese, in quanto è da sempre presente sul nostro territorio e i morsi con effetti gravi sono molto rari. E’ comunque un ragno potenzialmente pericoloso, e in caso di incontro presso la propria abitazione, alcune pratiche possono essere messe in atto per limitare il rischio di morso.

Come abbiamo visto insieme in questo articolo, il ragno violino non costituisce affatto un problema di salute pubblica nel nostro paese. In ogni caso è sempre bene non sottovalutare una sua eventuale infestazione, per ridurre al mimino i rischi (già comunque bassi come detto in precedenza) legati alla sua presenza nelle nostre abitazioni.

Biosistemi, per i propri servizi di disinfestazione, è in grado di fornire una corretta identificazione delle varie specie di ragno, grazie ai suoi tecnici esperti. Essere in grado di identificare le varie specie di ragno permette un approccio sostenibile, efficace e sicuro dal punto di vista igienico-sanitario. La sua corretta identificazione è cruciale per individuare i luoghi dove effettuare i trattamenti di disinfestazione e permettere così una risoluzione dell’infestazione. Se vuoi saperne di più sulle nostre attività di disinfestazione, puoi consultare questo articolo.

 

Le informazioni riportate in questo articolo sono state ottenute dalle seguenti fonti:

  • Nentwig, W., Pantini, P., & Vetter, R. S. (2017). Distribution and medical aspects of Loxosceles rufescens, one of the most invasive spiders of the world (Araneae: Sicariidae). Toxicon : official journal of the International Society on Toxinology, 132, 19–28. https://doi.org/10.1016/j.toxicon.2017.04.007;
  • Albert Greene, Nancy L. Breisch, Thomas Boardman, Benedict B. Pagac, Edward Kunickis, Randall K. Howes, Paul V. Brown, The Mediterranean Recluse Spider, Loxosceles rufescens (Dufour): An Abundant but Cryptic Inhabitant of Deep Infrastructure in the Washington, D.C. Area (Arachnida: Araneae: Sicariidae) , American Entomologist, Volume 55, Issue 3, Fall 2009, Pages 158–169, https://doi.org/10.1093/ae/55.3.158;
  • https://www.aracnofilia.org/aracnologia/il-ragno-violino-e-cosi-pericoloso-loxosceles-rufescens-in-italia/

 

Autore – Alessandro Alvaro

Questo articolo nasce dalla collaborazione con Alessandro Alvaro, Studente di Dottorato in Scienze Ambientali presso l’Università degli Studi di Milano.

Di seguito alcuni suoi riferimenti utili: