Ragni: 8 miti da sfatare su queste creature

Non sorprende che i ragni siano tra gli animali più presenti nel folklore di tantissime culture sparse per tutto il pianeta. Questi artropodi, diffusi praticamente in tutti i continenti e presenti sulla Terra probabilmente da 400 milioni di anni , sono eccezionali predatori in grado di sottomettere le proprie prede con una vasta gamma di veleni, ed abili tessitori, capaci di costruire strutture estremamente articolate senza apparente sforzo.

Temuti da molti e amati da pochi, sono erroneamente i soggetti di diversi falsi miti, leggende metropolitane e “bufale”. Inoltre, varie nozioni sui ragni comunemente accettate al di fuori dell’ambiente scientifico, non sono corrette. In questo articolo, sfatiamo insieme 8 miti di queste formidabili creature ad 8 zampe.

 

 

1. I Ragni sono Insetti

Assolutamente no! I ragni non sono insetti, bensì Aracnidi. Sebbene alcune specie di ragni condividono caratteristiche in comune (appartengono al Phylum degli Artropodi) è facile distinguerli. I ragni hanno 8 zampe e di capo e torace fusi in un’unica struttura, detta cefalotorace. Gli insetti, invece, hanno 6 zampe e il corpo diviso in 3 segmenti: capo, torace e addome. Considerando queste caratteristiche fisiche, non si può mai sbagliare nel distinguere un ragno da un insetto!

Caratteristiche dei ragni

2. I ragni sono aggressivi e sono sempre pronti ad attaccare

I ragni diventano aggressivi ed attaccano solamente quando devono procurarsi il cibo e quando devono difendersi. Generalmente, la maggior parte dei ragni sottomettono o paralizzano le proprie prede (principalmente insetti) mordendole con le proprie zanne (dette cheliceri) e inoculandovi il proprio veleno, per poi consumarle “succhiandole” una volta sciolte con un cocktail di enzimi digestivi.

Ovviamente, per catturare una preda, un ragno mette in mostra dei comportamenti di attacco, come però fanno tutti i predatori. I (rari) morsi recapitati agli esseri umani, invece, sono il risultato di un comportamento difensivo estremo. I ragni, infatti, sono animali tendenzialmente timidi, e ricorrono alla fuga come prima strategia di difesa, e solo se messi alle strette possono mordere. Inoltre, nell’eventualità che il morso si verifichi, è probabile che venga effettuato a secco, ovvero senza veleno, il quale è costoso da produrre per il ragno in termini energetici. Quindi se trovate dei ragni in casa, non entrateci in contatto ed una buona soluzione è chiedere il consulto da parte di un’azienda di disinfestazione specializzata che possa indicarvi meglio cosa fare.

3. Tutti i ragni sono velenosi

In realtà, sebbene molte specie di ragni sottometta le proprie prede utilizzando il veleno, questa affermazione è falsa. Siamo abituati ad associare comunemente tutti i ragni che incontriamo al veleno, ma su un totale di circa 50000 specie descritte, circa 300, tutte appartenenti alla famiglia Uloboridae, non posseggono ghiandole velenifere e sono quindi impossibilitati a produrre veleno.

Dispongono però di un’altra strategia per sopraffare le proprie prede: la seta della ragnatele tessute da questi ragni viene pettinata con una struttura chiamata cribellum, che determina la presenza di fibre più fitte e resistenti, che conferiscono alla ragnatela un aspetto lanuginoso. Una volta che la malcapitata preda incappa nella ragnatela degli Uloboridi, vi rimane fatalmente imprigionata, e questi ragni la avvolgono con altra fitta seta e vi riversano i propri fluidi digestivi per scioglierla. In Italia sono presenti 5 specie di Uloboridi, alcune delle quali facilmente rinvenibili in diversi ambienti.

4. Tutti i ragni sono pericolosi

Su ben 50000 specie di ragni descritte dagli studiosi, solamente un centinaio (corrispondente allo 0.2%) si può ritenere responsabile dell’insorgenza di condizioni mediche rilevanti o addirittura della morte in esseri umani. Questo non significa che quando i ragni appartenenti ad una di queste specie mordono una persona, questa sia sempre in pericolo di vita. I morsi di ragno sono un evento molto raro, e nell’eventualità che questo si verifichi, ospedali e centri antiveleno dispongono dei mezzi necessari per fornire le cure necessarie. Alcuni dei ragni più pericolosi per gli esseri umani sono i ragni australiani del genere Atrox, il ragno delle banane Phoenutria nigriventer, diffuso in America del sud, le vedove nere e marroni del genere Latrodectus e i ragni della famiglia Sicariidae. I veleni dei ragni sono generalmente divisi in neurotossici, se attaccano il sistema nervoso, oppure necrotici, se provocano la necrosi dei tessuti circostanti l’area del morso.  In Italia, i ragni di rilevanza medica sono la vedova nera mediterranea Latrodectus tredecimguttatus ed il ragno violino Loxosceles rufescens.

Ragno che fila le ragnatele

La vedova nera è pericolosa?

La vedova nera mediterranea dispone di un veleno neurotossico, caratterizzato dalla alfa-latrotossina, comune a tutte le “vedove”. Un morso con inoculo di veleno può causare negli esseri umani effetti quali paralisi, crampi, sudorazione, spasmi muscolari, difficoltà nella respirazione e problemi cardiaci. La morte è rara e si presenta, come i sintomi più gravi, in soggetti quali bambini, anziani o persone cardiopatiche, e comunque in assenza di trattamento medico. Inoltre, vivendo la vedova nera in habitat scarsamente antropizzati, i casi di incontro con le persone e quindi di conseguente avvelenamento sono rari. I casi di avvelenamento si riscontravano prevalentemente in passato nei contadini che falciavano manualmente il grano e che entravano accidentalmente in contatto con il ragno.

Il ragno violino è pericoloso?

Il ragno violino, invece, è dotato di un veleno neurotossico ed è una specie dalle spiccate abitudini sinantropiche. Specialmente in nord-Italia si può rinvenire nelle abitazioni, dove però cerca rifugi bui e silenziosi quali soffitte, ripostigli e fessure, dai quali si sposta raramente e di poco. E’ un ragno molto timido e anche se molestato morde raramente. Una delle poche eventualità in cui si può venire morsi da ragni di questa specie è quella di calpestarli quando sono nascosti sotto stoffe ed indumenti, che possono usare come rifugio se questi vengono lasciati per terra. Gli effetti del morso sono di natura necrotica, e si verificano ulcerazioni nell’area del morso. Nel nostro Paese, ipotetici morsi attribuiti a questo ragno provocano ogni anno scalpore, ma non ci sono evidenze che supportino alcuna morte collegata al morso del ragno violino. Il veleno di questo ragno è poi meno attivo rispetto ai suoi “cugini” americani Loxosceles laeta e Loxosceles reclusa, i cui morsi risultano dannosi o addirittura fatali comunque solamente in rarissimi casi.

5. Tutti i ragni utilizzano la ragnatela per catturare le proprie prede

No, tantissimi ragni non utilizzano la ragnatela per procurarsi il cibo. L’associazione ragno-ragnatela si origina probabilmente dal fatto che i ragni che tessono le ragnatele vi rimangono sostanzialmente immobili per la maggior parte del tempo, e sono quindi più facili da localizzare nell’ambiente dalle persone.

Diversi ragni però, detti erranti, non tessono le ragnatele a cui siamo comunemente abituati, e vagano per l’ambiente alla ricerca di cibo. Diverse specie di ragni lupo (famiglia Lycosidae) catturano le proprie prede cercandole attivamente nell’ambiente, e le attaccano con i grossi cheliceri. Utilizzano la seta solamente per fabbricare un sacco in cui deporre le uova, da cui schiuderanno dei piccoli che rimarranno per il primo periodo della propria vita sopra l’addome della madre.

6. La ragnatela “normale” dei ragni è quella orbicolare

La ragnatela orbicolare, rotonda e concentrica, è solamente una della tante tipologie di ragnatela tessute dai ragni. Ritenuta la forma “normale” o “classica” forse perché è la più facilmente individuabile dai nostri occhi, la ragnatela orbicolare è tipica solamente di alcune famiglie, come ad esempio gli Araneidi, i Tetragnatidi e gli Uloboridi. Esistono però tantissimi altri tipi di ragnatele, come le ragnatele “a groviglio” associate alle vedove nere, quelle “ad imbuto” tipiche delle migali e quelle “a lenzuolo” degli Agelenidi.

7. Ingoiamo in media 8 ragni all’anno mentre dormiamo

Questa è una delle “bufale” sui ragni sicuramente più fantasiose in assoluto. Questo falso mito si è originato nel 1993, quando la giornalista Lisa Holst lo ha presentato ironicamente come esempio per spiegare come le persone prendano come verità assoluta qualsiasi cosa letta su internet. Il risultato ottenuto dalla giornalista, però, è stato l’opposto: da quel momento tantissime persone hanno iniziato a citare il suo scritto come un fatto scientifico, nonostante le intenzioni dell’autrice fossero l’opposto!

Ad ogni modo, possiamo facilmente sfatare il mito dei ragni ingoiati nel sonno. Per far si che ciò accada, una persona deve dormire con la bocca aperta. Questo presuppone che la persona stia russando o magari respirando con la bocca, e quindi producendo rumore o vibrazioni. I ragni sono, come visto nel mito numero 2, creature timide e caute, e sono molto sensibili alle vibrazioni. Per questa ragione, camminare sui nostri volti mentre russiamo, sbuffiamo o respiriamo non è esattamente un’attività che i ragni potrebbero trovare interessante da intraprendere! In ogni caso, nella rarissima eventualità che un ragno arrivi a camminare sulla nostra faccia durante il sonno, ce ne accorgeremmo sicuramente. In sintesi, non c’è alcun rischio di mangiare involontariamente alcun ragno!

8. Se un animale ha 8 zampe, è un ragno

I ragni appartengono alla classe degli Aracnidi, di cui formano un gruppo (Ordine), chiamato in zoologia “Araneae”. Come detto in precedenza, sono dotati di 8 zampe e di capo e torace fusi in un unica struttura, detta cefalotorace. Queste caratteristiche sono condivise con i ragni da altri 11 ordini 

aracnidi, tra i quali i più noti sono sicuramente gli scorpioni, gli opilioni, gli acari, e le zecche.

Ragni che hanno 8 zampe

Conclusioni

Come abbiamo visto, diversi aspetti che comunemente si attribuiscono ai ragni non risultano veritieri. I ragni sono grandi predatori di insetti (anche dannosi) e svolgono quindi un’importante azione di regolazione delle loro popolazioni. Una cosa è certa: questi animali dalla biologia unica continueranno a farci provare emozioni contrastanti per molto tempo, mentre continuano a tessere pazientemente le proprie ragnatele e a tendere agguati alle proprie prede. Quindi, nel caso in cui trovaste dei ragni in casa, state tranquilli, per l’uomo ed animali non ci sono pericoli! (Se cercati di propria iniziativa)

Biosistemi, per i propri servizi di disinfestazione, è in grado di fornire una corretta identificazione delle varie specie insetti, grazie ai suoi tecnici esperti. Essere in grado di identificare le varie specie di insetti permette un approccio sostenibile, efficace e sicuro dal punto di vista igienico-sanitario.