La processionaria del pino è una specie di insetto le cui larve sono note per i danni che possono causare a diverse conifere. Che caratteristiche ha questo insetto? In che periodo dell’anno si può trovare la larva? Quanto è pericolosa? Scopriamolo insieme in questo articolo tutto quello che c’è da sapere per la processionaria.
Indice
Caratteristiche e ciclo di sviluppo della processionaria
La processionaria del pino, il cui nome scientifico è Thaumetopoea pityocampa, è una specie di farfalla diffusa in Europa, Asia e Africa settentrionale. Il nome comune di processionaria deriva dal fatto che le larve si muovono una in fila all’altra, andando a costituire una sorta di “processione”.
Gli adulti sono delle falene di 3-4 cm, di colore marrone chiaro. Le ali sono dotate di striature più scure e hanno un’ampiezza di 5 cm. Gli adulti vivono pochissimo e si accoppiano appena dopo lo sfarfallamento. Le femmine depongono fino a 300 uova tra maggio ed agosto, e queste vengono ancorate alle foglie della pianta ospite. Le larve usciranno dalle uova dopo un mese. Le larve di processionaria sono in grado di cibarsi degli aghi delle conifere già da appena nate. Hanno un comportamento gregario e si spostano di ramo in ramo in gruppo. Per superare i mesi più freddi dell’inverno, tessono un bozzolo di seta in cui si riparano. Le larve maturano in un periodo compreso tra la fine di febbraio e l’inizio di aprile (a seconda delle condizioni climatiche), e compiono la discesa, in processione, dalla pianta su cui sono sviluppate, per impuparsi nel terreno. Una volta individuato un luogo adatto, le larve scavano nel terreno ad una profondità che varia da 5 a 20 cm, e costruiscono una crisalide in cui rimangono fino ad emergere come falene adulte tra maggio ed agosto.
E’ importante sottolineare che le larve effettuano la discesa dagli alberi verso il suolo solamente nel tardo inverno-inizio primavera, pertanto larve o bruchi pelosi che si rinvengono d’estate non sono assolutamente processionarie del pino, ma altri insetti!
Quali danni possono provocare le larve di processionarie?
Le larve di processionaria del pino rappresentano un importante insetto dannoso per le foreste di conifere. Le larve, essendo fitofaghe, si nutrono delle foglie delle piante che infestano. Se l’infestazione è causata da un gran numero di insetti, le piante possono venire defogliate completamente. La processionaria del pino, come suggerisce il nome, infesta preferenzialmente le conifere del genere Pinus. Le piante più infestate sono il pino nero e il pino silvestre. Occasionalmente le larve possono nutrirsi di cedri, abeti e larici.
Oltre che per le piante, le larve di processionarie possono rappresentare un pericolo anche per l’uomo e per gli animali. Queste larve presentano infatti una peluria altamente urticante, usate come meccanismo difensivo. Se i peli entrano in contatto con la pelle, si può avere l’insorgenza di un eritema papuloso e pruriginoso, che dura qualche giorno. Se invece i peli raggiungono le mucose, gli occhi, la bocca o entrano nelle vie aree e digerenti, si possono scatenare le reazioni peggiori, che possono culminare i shock anafilattici in persone sensibili e/o allergiche.
Nei cani, invece, i peli possono portare a necrosi e gonfiore della lingua. In caso di gonfiore estremo, il passaggio d’aria è compromesso e il cane può soffocare.
Metodi di prevenzione
La prevenzione nei confronti di tale insetto risulta molto complessa ed in alcuni casi difficilmente applicabile. Si consiglia un monitoraggio costante delle conifere al fine di evidenziare la formazione di bozzoli sulla chioma e quindi intervenire tempestivamente.
Consigliamo sempre di affidarvi ad un’azienda professionale che tra i propri servizi di disinfestazione si occupa di gestire infestazioni di processionaria, per evitare la proliferazione dell’infestazione e la risoluzione nel problema.
Inoltre, si potrebbe pensare in alcune occasioni di trovarsi di fronte ad una processionaria del pino, quando invece non lo è. Capire le differenze tra ifantria americana e processionaria del pino è fondamentale, per capire correttamente come procedere con gli interventi di disinfestazione.
Metodi di controllo della processionaria
Il controllo della processionaria del pino si può realizzare attraverso diverse modalità:
– Lotta chimica
La lotta chimica alla larva di processionaria del pino si focalizza sulle larve, contro cui possono venire somministrati larvicidi (es. Diflubenzuron). Gli interventi di lotta chimica hanno luogo in primavera.
– Lotta tramite feromoni
Appena prima dello sfarfallamento degli adulti possono essere installate delle trappole a feromoni. Queste trappole contengono un odore simile a quello emesso dalle femmine adulte di processionaria, che attira i maschi. Le trappole a feromoni vengono posizionate sui rami degli alberi infestati. In questo modo, può essere catturato un gran numero di esemplari.
– Lotta biologica
Attualmente la misura di contrasto più utilizzata, la lotta biologica alla processionaria si realizza tramite l’impiego del batterio Bacillus thuringiensis, della sottospecie kurstaki (Btk). Questo batterio agisce come un’insetticida biologico, producendo tossine che agiscono sui centri nervosi delle larve di processionaria. La diffusione del Btk non comporta rischi né per l’uomo né per la biodiversità dell’area trattata, in quanto il batterio è efficace solamente nei confronti di specifici insetti. Tale metodologia di lotta viene effettuata in autunno e in primavera ed è adatta ad aree estese.
– Lotta meccanica
I nidi delle processionarie possono essere rimossi meccanicamente per essere poi distrutti. La rimozione dei nidi delle larve viene eseguita asportando le parti di pianta in cui sono presenti i nidi, e viene eseguita in caso in cui le piante infestate siano poche. La lotta meccanica alla processionaria viene messa in atto prima che le larve siano uscite dal nido.
Un altro metodo di lotta meccanica alla processionaria consiste nell’utilizzo di trappole atte ad intercettare la “processione” di larve in discesa dall’albero. Queste trappole sono dette “collari” e vengono installate prima della discesa delle larve. Vengono posizionate molto aderenti al tronco per intercettare le processionarie in discesa, facendovi cadere al proprio interno le larve in “processione”.
Conclusioni
Biosistemi, per i propri servizi di disinfestazione, è in grado di fornire una corretta identificazione delle varie larve grazie ai suoi tecnici esperti. Essere in grado di identificare le larve di processionaria del pino permette un approccio sostenibile, efficace e sicuro dal punto di vista igienico-sanitario. La corretta identificazione della processionaria del pino è cruciale per individuare i luoghi dove effettuare i trattamenti di disinfestazione e permettere così una risoluzione dell’infestazione. Se vuoi saperne di più sulle nostre attività di disinfestazione, puoi consultare questo articolo.
Referenze
- https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/fitosanitario/temi/avversita/schede/avversita-per-nome/processionaria-del-pino-scheda;
- https://www.regione.lombardia.it/wps/wcm/connect/4422f0ad-baa1-4644-9cc4-3b417e560f2a/PROCESSIONARIA_comunicazione.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=ROOTWORKSPACE-4422f0ad-baa1-4644-9cc4-3b417e560f2a-nXjt3cC.