Tra gli insetti più comuni che possiamo trovare all’interno di attività commerciali legate all’industria alimentare si annoverano sicuramente i cosiddetti lepidotteri delle derrate, chiamati comunemente “tignole”. Le specie di queste “farfalle” più comuni e più dannose sono la tignola fasciata del grano (il cui nome scientifico è Plodia interpunctella) e la tignola grigia delle derrate (nota a livello scientifico come Ephestia kuehniella). Queste specie di farfalle sono tra le specie più trattate da Biosistemi, vista la loro grande diffusione e il loro interesse dal punto di vista economico relativamente alle attività produttive del settore industriale alimentare. In questo articolo scopriamo insieme la biologia e i danni che questi lepidotteri possono causare ai prodotti e ai derivati delle attività industriali alimentari.

 

 

Caratteristiche e biologia dei lepidotteri delle derrate alimentari

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I lepidotteri delle derrate alimentari, noti comunemente come tignole, sono insetti appartenenti all’ordine Lepidoptera, che comprende farfalle e falene. Il nome di questi insetti fa riferimento alla presenza sulle ali di piccole squame embricate tra di loro, che appaiono ad occhio nudo come una sorta di “polverina”. Farfalle e falene sono insetti olometaboli, ovvero caratterizzati dalla presenza di uno stadio di larva e uno di pupa prima di diventare adulti. Le larve sono comunemente note come “bruchi” e sono generalmente erbivori molto voraci, dotati di un apparato boccale masticatore. Una volta completato lo sviluppo come bruco, questo si impuperà e raggiungerà lo stadio di crisalide, da cui emergerà l’adulto.

Farfalle e falene adulte sono caratterizzate dalla presenza di un apparato boccale dotato di una proboscide detta spiritromba, la quale viene utilizzata per succhiare il nettare delle piante. Sul nostro pianeta esistono circa 160000 specie di farfalle e falene, e i lepidotteri sono sicuramente insetti affascinanti. Alcune specie, però, sono considerate dannose per l’uomo in quanto possono causare problemi ed arrecare danni economici alle attività produttive, come ad esempio quelle legate all’industria alimentare. In questo contesto, i lepidotteri delle derrate alimentari, noti come tignole, sono tra le farfalle più comuni e dannose.  Le specie più comuni e più importanti dal punto di vista economico sono la tignola fasciata del grano e la tignola grigia delle derrate. Entrambe le specie sono da ritenersi cosmopolite e si rinvengono in magazzini di derrate alimentari e in vari locali di industrie alimentari in tutto il mondo.

Caratteristiche e Habitat di Tignole Fasciate e Grigie del Grano

La tignola fasciata del grano è più adattata ad un clima tropicale e sopravvive all’esterno delle industrie alimentare nelle zone tropicali del pianeta. La tignola grigia delle derrate, invece, è più comune nel bacino del mediterraneo; infatti un altro nome con cui è conosciuta la specie è “falena mediterranea della farina”. La tignola fasciata del grano, il cui nome scientifico è Plodia interpunctella, si presenta come una piccola farfalla che raggiunge i 2 cm di apertura alare. Le ali anteriori presentano due fasce, una color crema nella parte più posteriore e una colore marrone-arancione nella parte più anteriore. Le ali posteriori sono invece di colore uniforme, biancastre. Entrambe le paia di ali presentano una frangiatura nella parte più distale. La femmina di tignola fasciata del grano è in grado di deporre fino a 300 uova di diametro inferiore a 0,5 mm. Le larve sono di colore giallognolo con capo, primo segmento toracico ed estremità addominali di colore brunastro. Raggiungono i 1,3-1,5 cm di lunghezza e sono esse a causare il danno ai prodotti alimentari, che consumano ed imbrattano con i residui delle proprie mute e con gli escrementi. Con l’arrivo delle basse temperature, la tignola fasciata del grano supera l’inverno allo stadio di larva. La specie è in grado di compiere dalle 2 alle 4 generazioni all’anno, a seconda delle temperature dell’ambiente in cui gli esemplari vivono.

La tignola grigia delle derrate, nota in entomologia come Ephestia kuehniella, raggiunge anch’essa i 2 cm di apertura alare. Le ali anteriori si presentano di colore grigio e sono caratterizzate da delle ornamentazioni scure, mentre le ali posteriori sono bianche. Sia le ali anteriori che quelle posteriori sono lievemente frangiate. La femmina di tignola grigia delle derrate è in grado di deporre dalle 100 alle 700 uova, da cui fuoriescono larve di 2 cm e di colore giallo-rosato. Come per le larve della tignola fasciata del grano, i bruchi della tignola grigia delle derrate presentano capo, protorace e parte terminale dell’addome di colore bruno. Inoltre, la larva della tignola grigia delle derrate presenta ciuffetti di peli. Anche in questa specie di tignola, sono i bruchi che causano il danno ai prodotti alimentari, come nella tignola fasciata del grano. La tignola grigia delle derrate supera l’inverno generalmente allo stadio di larva, ma anche in altri stadi di sviluppo. La specie compie un numero variabile di generazioni per anno, ma sempre mai meno di 3. In condizioni di clima caldo lo sviluppo non si arresta di inverno e continua per tutto l’anno.

Importanza economica della tignola

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Sia la tignola fasciata del grano che la tignola grigia delle farine attaccano le derrate alimentari composte da cereali come frumento e mais, le paste alimentari con i propri derivati, la frutta secca e i prodotti di origine animale quali carni essiccate. Le infestazioni di questi insetti possono quindi costituire una fonte di danno economico consistente. Il danno è causato dalle larve, che si nutrono dei materiali conservati. Oltre al danno del consumo diretto del prodotto, le larve danneggiano le derrate alimentari avvolgendo i prodotti con dei fili sericei, in cui rimangono aggrovigliate le mute e gli escrementi dei bruchi stessi.

Il prodotto così contaminato non è più commercializzabile, in quanto può essere contaminato da batteri e funghi e può quindi andare incontro a fermentazioni. Inoltre se le larve attaccano delle cariossidi o delle sementi, queste perdono la propria capacità germinale. Vista la capacità delle tignole delle derrate di sviluppare grandi infestazioni, la messa in pratica di metodologie di prevenzione e controllo adeguate è cruciale per prevenire danni dal punto di vista economico.

Metodi di prevenzione e controllo

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Gli esemplari adulti di tignole sono in grado di penetrare all’interno dei magazzini delle industrie alimentari sfruttando aperture o piccoli anfratti in porte e finestre. È quindi importantissimo assicurare la chiusura e la messa in sicurezza dei “punti deboli” dei locali legati alla produzione e allo stoccaggio delle derrate alimentari per prevenire un’infestazione delle tignole. Vanno quindi attuate buone pratiche di pest proofing. Abbiamo trattato in dettaglio il pest proofing in questo articolo sul nostro blog. In caso di infestazione di tignole, si può procedere con il monitoraggio di questi insetti tramite l’impiego di trappole sessuali, cioè trappole che sfruttano i feromoni per attrarre e catturare gli esemplari. Queste trappole presentano i feromoni al proprio interno, e sono dotate di una parte interna collante, dove le tignole rimangono attaccate nel tentativo di raggiungere i feromoni. Le trappole sessuali a feromoni possono essere utilizzate seguendo il ciclo di sviluppo delle tignole, per individuare il momento migliore per realizzare un intervento di disinfestazione.

Le trappole sessuali a feromoni possono costituire però già da sé delle efficaci metodologie di lotta per limitare il numero della popolazione delle tignole, unitamente alle trappole alimentari e le trappole luminose. Se l’entità dell’infestazione, valutata in seguito al monitoraggio, è tale da richiedere un intervento di disinfestazione, si possono applicare le fumigazioni o si possono impiegare insetticidi residuali ad azione per contatto con gli insetti. Le fumigazioni devono essere effettuate da personale specializzato e devono essere autorizzate dalle autorità competenti. Inoltre, per evitare che i prodotti assumano odori che si trasmettano poi ai derivati, le dosi e i periodi di applicazione delle fumigazioni devono essere rigorosamente rispettati. Per quanto riguarda gli insetticidi residuali che agiscono tramite contatto, questi devono essere somministrati con cautela per evitare l’insorgenza di fenomeni di resistenza.

Per scongiurare questo rischio, diversi principi attivi possono essere impiegati in alternanza. Un’altra strategia per limitare o scongiurare un’infestazione da tignole delle derrate alimentari è quella di conservare le derrate in atmosfera controllata o in refrigerazione. Entrambe le tecniche permettono di evitare l’impiego di prodotti chimici. La tecnica dell’atmosfera controllata è utilizzata impiegando anidride carbonica o azoto in sostituzione dell’ossigeno. L’impiego dell’anidride carbonica permette di ottenere risultati migliori per contrastare le tignole, in quanto richiede tempi di applicazione minori rispetto all’azoto. Le tignole vengono eliminate per soffocamento o per effetti tossici causati dall’atmosfera controllata. La tecnica della refrigerazione consente invece di bloccare il metabolismo delle tignole e di conservare i prodotti interessati per lunghi periodi. La conservazione delle derrate alimentari può integrare entrambe le tecniche: si può impiegare un’atmosfera controllata mantenendo basse le temperature di stoccaggio dei prodotti.

Conclusioni

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Biosistemi, per i propri servizi di disinfestazione, è in grado di fornire una corretta identificazione delle varie specie insetti, grazie ai suoi tecnici esperti. Essere in grado di identificare le varie specie di insetti permette un approccio sostenibile, efficace e sicuro dal punto di vista igienico-sanitario.

La corretta identificazione dei lepidotteri delle derrate (o tignole) quali la tignola fasciata del grano (Plodia interpunctella) e la tignola grigia delle derrate (Ephestia kuehniella)  è cruciale per individuare i luoghi dove effettuare i trattamenti di disinfestazione e permettere così una risoluzione dell’infestazione. Se vuoi saperne di più sulle nostre attività di disinfestazione, puoi consultare questo articolo.